Citazioni: ogni scritto firmato ha un’appartenenza che deve essere rispettata

Le citazioni sono una cosa seria. Se hai citato il breve pensiero di un altro autore ricordati sempre di citare anche il suo nome.

In uno scritto può capitare di citare frasi di altri autori, soprattutto se sono famosi. In realtà è una pratica diffusa ed è anche efficace.

Le citazioni piacciono molto perché riportano il punto di vista di un altro autore. Se l’autore è conosciuto, la citazione è ancora più incisiva.

Quindi, strada libera alle citazioni d’autore. Io prediligo le citazioni testuali dove vengono riportate le parole esatte usate dall’autore nella pubblicazione originale. Non è sempre facile averne la certezza perché tante frasi d’autore vengono menzionate in moltissimi testi e spesso vengono rielaborate e ritoccate.

A volte anche l’autore non è certo. Il consiglio è di assicurarsi sempre dell’attendibilità di ogni fonte. Meglio spenderci un po’ di tempo per non rischiare di fare brutta figura dando informazioni sbagliate. Anche se può succedere.

A volte mi chiedo se certe frasi siano davvero state pronunciate o scritte dall’autore a cui si fa riferimento. Alcuni autori non ci sono più da molto tempo e non possiamo chiederglielo. In ogni caso è meglio muoversi su terreni certi e sicuri ma se la frase è davvero interessante e ci aiuta a spiegare o consolidare un concetto, si può anche correre il rischio.

Ma come si fanno le citazioni testuali?

Ti riporto poche semplici regolette che servono a non incorrere in richiami antipatici o denunce. Considera che molti autori sono ancora vivi e anche le loro famiglie!

La citazione testuale di una frase si mette tra virgolette. Subito dopo le virgolette si apre parentesi tonda e si scrive il nome dell’autore e possibilmente, l’anno di riferimento. Se il tratto è lungo ed è stato preso da un libro, è bene scrivere anche il titolo dell’opera. Se si tratta di un verso si scriva il titolo.

es.

“Quando un uomo si ferma a guardare le nuvole, vede scorrere il tempo oltre di lui, un vento che scavalca. Allora c’è da rimettersi in piedi e riacciuffarlo.”
(Erri De Luca, Il peso della farfalla, 2009)

Nella citazione testuale dove si tralascia un tratto della frase originale, in corrispondenza, si inseriscono tre puntini di sospensione tra le parentesi quadre.

es.

“Quando un uomo si ferma a guardare le nuvole, vede scorrere il tempo oltre di lui […]. Allora c’è da rimettersi in piedi e riacciuffarlo.”
(Erri De Luca, Il peso della farfalla, 2009)

In ogni caso non si deve mai modificare la punteggiatura originale e le lettere maiuscole o minuscole di uno scritto. Una citazione deve rispettare l’originalità dell’autore.

Quando si tratta di un verso, bisogna riportare le andate a capo. Ma se ci sono problemi di spazio, i versi si possono separare con una barra verticale e le strofe con una barra verticale doppia.

es.

“Il cane, | bianco sul bianco greto, | segue inquieto | un’ombra, || la nera | ombra d’una farfalla, | che su lui gialla | volteggia. […]”
(Umberto Saba, Favoletta)

Una citazione può rendere un testo più brillante, più incisivo. Certe frasi catturano l’attenzione di chi legge e rimangono impresse. Ti consiglio di sceglierle con cura e fare in modo che non siano superficiali ma che contribuiscano a completare e valorizzare il tuo scritto.

Tratto da “Ben Scritto!”

Pat

Lascia un commento

error: Content is protected !!