Comunicazione: non ci capiamo ma proviamo lo stesso

Cosa mi spinge a creare ancora dei contenuti e pubblicarli?

Comunicazione: non ci capiamo ma ogni giorno è buono per stare qui a fare i CONTI con i contenuti. I famosi contenuti da creare, i post da postare, le cose da dire, scrivere, condividere. La Rete aspetta e il pubblico scalpita.

Insomma… c’è talmente tanta roba da consultare che spesso mi chiedo cos’altro si possa ancora dire. E io, soprattutto, cosa ho da raccontare? Ecco, a volte proprio niente, ma è solo l’impressione del momento. L’internet cresce, cambia, si evolve e porta con sé tanti di quei contenuti (utili, inutili, belli, brutti…) che l’idea di nutrirlo ancora mi sembra una pazzia. Nutrirlo con i miei contenuti, s’intende, perché c’è già tanta ‘gente di buoni contenuti’ e buonissima volontà che ci pensa ogni giorno, ora, minuto, secondo… a nutrirlo.

Comunicazione: non ci capiamo ma io ci provo ugualmente

Cosa mi spinge a creare ancora dei contenuti e pubblicarli? La voglia di scrivere e il piacere di farlo. Al contrario di molti che scrivono solo quando hanno qualcosa da dire (che è la cosa più sana da fare), io scrivo anche per il piacere di scrivere, ché poi qualcosa da dire mi viene sicuramente. Ma c’è un altro motivo: mi piace condividere.

Oggi mi è capitata davanti agli occhi questa citazione di Bernard Werber:

Tra ciò che penso, ciò che voglio dire, ciò che penso sia, ciò che dico, ciò che voi desiderate capire, ciò che intendete, ciò che comprendete… ci sono dieci possibilità che ci siano difficoltà di comunicazione. Ma proviamo comunque…

Mai letto un suo libro (lo confesso) ma questa frase che gira nel Web rappresenta molto bene il mio stato d’animo del momento. In realtà è quello che provo ogni volta che scrivo qualcosa da pubblicare. Mi assale sempre il dubbio di non riuscire a comunicare al meglio proprio per i motivi che ha scritto Werber. In ogni caso, ci provo perché voglio continuare a scrivere, voglio continuare a comunicare scrivendo e voglio continuare a condividere quel che scrivo. Mi sembrano tre buoni motivi.

Ha ragione Werber, comunicare è difficile. Lo vediamo ogni giorno cosa succede nei Social, soprattutto in quelli più popolari: spesso si discute, si litiga, si capisce fischi per fiaschi, non ci si intende affatto. Insomma, la comunicazione è impegnativa, una gran fatica! Ma proviamo comunque… 😉

Pat

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