Sai che ti dico? Non basta nemmeno il talento

Non basta il talento e non basta conoscere bene gli strumenti di lavoro. È necessario conoscere il lavoro.

Mi piace il lavoro che faccio. Mi piaceva tanto anche nel passato. Una vera e propria passione che in certi momenti è diventata anche la mia prigione. La passione verso qualcosa è senza dubbio la spinta più grande, è il motivo per cui vai avanti anche nei momenti difficili, a volte, però, ti complica la vita.

Il mio lavoro è fatto di tante cose, è complesso, dinamico, si evolve in fretta e continuamente. È un lavoro che si fatica a definire. Non ha titoli e non è riconosciuto come tanti altri. Il mio lavoro è privo di ‘albo’. Anche il ruolo personale non ha dei paletti ben distinti e io stessa fatico a definirmi: cosa sono? come m’intitolo? Eh, ti pare facile!

Sono una grafica. Sì, lo sono da vecchia data ed è un marchio a fuoco soprattutto se inizi il tuo percorso con le matite colorate, i rapidograph e i trasferibili. Sono una grafica dentro, sono una grafica senza tastiera. Di quelle che si emozionano quando entrano dentro una cartoleria ben fornita, tra pennarelli e cartoncini di ogni grammatura. Di quelle che toccano e annusano la carta. Di quelle che ancora si stupiscono di fronte al primo foglio stampato. Sai una cosa? Ho anche i segni sulle mani che testimoniano la mia passione: grafite dentro il dito mignolo della mano destra e punta d’inchiostro sul pollice. Sono i miei unici ‘tatuaggi’ involontari ma di cui vado fiera.

Quindi, sono una grafica pubblicitaria (una volta si diceva così) ma non solo! Sono anche una webmaster. Da diversi anni sono responsabile di diversi siti internet, ideati, progettai e curati da me medesima. Sono anche una webdesigner perché mi sono occupata e mi occupo del progetto grafico di siti internet. Li progetto, li disegno, li vesto. E sono una webwriter.

Ma vogliamo parlare del progetto del marchio aziendale e/o del logotipo? Che lavoro arduo e meraviglioso da compiere! Un lavoro che non può contare esclusivamente sulla creatività come molti credono. Ci vuole preparazione, esperienza e dedizione. È uno dei lavori più complessi e delicati che un graphic designer si trovi a dover fare, ma è bello, difficile, coinvolgente e spesso, non compreso. Poi c’è tutto il resto ma è lungo da raccontare.

Ci sei ancora? Mi segui? Mi rendo conto di essere un po’ lunga ma mi sono tuffata a capofitto nella mia passione e fatico nella sintesi. Devo arrivare a un punto, però. Ci arrivo. Facciamo così, salto un pezzo di elenco – quello sui miei diversi ruoli, su chi sono e cosa ho fatto – e arrivo a oggi.

Oggi il mio tempo maggiore lo dedico alla scrittura nella Rete e nella carta. Ho scritto e pubblicato due libri che ritengo utili:

Ben Scritto! 8 passi + 1 per scrivere nella Rete in modo efficace
un manuale pratico e denso di buoni consigli, una guida che ti aiuta, passo dopo passo a capire come scrivere un testo che raggiunga l’obiettivo.

#ESSENZIALEVISIBILE
una raccolta ragionata e organizzata delle basi culturali e operative irrinunciabili per ogni attività di comunicazione visiva, con un occhio particolare a quella online.

E poi? Poi continuo a essere tutte le cose che ho elencato prima ma adesso posso definirmi anche autrice perché oltre ai libri in carta scrivo nella Rete e ho pubblicato online una serie di Report formativi e informativi, gratuiti. Quindi sono anche infomarketer.

Quando mi chiedono cosa faccio nella vita, farei prima a dire: «faccio cose, vedo gente…» Non riuscire a definirmi velocemente mi mette un po’ in crisi. Capisci? Non è veloce come dire: «sono un architetto, un avvocato, un fotografo, un giornalista, uno scrittore, un insegnante, un motivatore, un coach, una segretaria, un ragioniere…»

Mi piace il mio lavoro e lo reinvento ogni giorno, lo curo per evolvermi. Studio continuamente per specializzarmi e finalmente ho fatto i conti con la passione: è sempre lì ma non mi complica più la vita. Ora vedo quello che mi serve, vedo quello che manca al mio lavoro e tutto quello che è migliorabile al di là del talento, della creatività, dell’esperienza, della preparazione di base e della passione. E cerco di crescere e fare al meglio quello che faccio.

Quello che voglio dire è che puoi anche fare il tuo lavoro con passione, puoi credere di farlo al meglio perché l’hai sempre fatto così, perché così ti viene facile, così ti è stato insegnato all’inizio. A te sembra il meglio e non ti metti in discussione. Non guardi oltre. Non cerchi confronti. Non ti fai domande. Non ti evolvi e rischi di rimanere indietro. Questo mercato è disturbato da chi si improvvisa, è saturo di incompetenti, è sfruttato da chi si butta nella mischia pensando che tanto è un lavoro facile, un lavoro per tutti.

C’è sempre tanto da imparare e questo lavoro, te lo assicuro, è talmente complesso e sfaccettato che non c’è modo di annoiarsi ma chi continua a studiare, chi cerca di ottenere il meglio formandosi, di perfezionare le proprie conoscenze, può fare la differenza.

Ma essere preparati non vuol dire solo conoscere a perfezione l’ultima versione del supermegaprogramma di grafica vettoriale. Non basta per essere un buon grafico. Come non basta saper digitare velocemente su una tastiera per essere uno scrittore apprezzato. Non basta nemmeno essere un esperto SEO per fare la differenza tra un sito mediocre e uno di successo. Non basta conoscere bene gli strumenti di lavoro.

È necessario CONOSCERE IL LAVORO.

Sai che ti dico? Non basta nemmeno il talento. Se c’è, hai punti in più su cui fare affidamento ma senza un approccio professionale anche il talento è sprecato e non fa la differenza.

Il mio lavoro è difficile perché è difficile conoscerlo a fondo ma impegnarsi a non rimanere in superficie è l’unico modo per fare qualcosa di buono, per lasciare qualcosa di buono.

Che ne pensi? Vogliamo fare la differenza? Vogliamo essere davvero diversi da chi vende il progetto di un marchio aziendale a 100 euri senza IVA? E il progetto e la creazione di un sito internet a 300 euri tutto compreso? Ehi, mica sto dicendo niente di strano! Lo sai anche tu come funziona.

Amo il mio lavoro e sono stanca di vederlo danneggiato, impoverito, depredato, privato della propria dignità. Ridiamogli valore.

Pat

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