Hai l’intera rete internet da esplorare, ti senti abbastanza nomade per farlo?

La rete internet ha allargato i nostri orizzonti e ci ha reso tutti un po’ nomadi. Un istinto che forse abbiamo conservato dal lontanissimo passato, un retaggio antico.

Chi non ha voglia di muoversi, di esplorare i luoghi del nostro pianeta? Chi non ha voglia di sfiorare nuove culture, conoscere persone lontane, almeno fuori dalla nostra città di residenza? Chi non ha voglia di farsi una chiacchierata con una persona sconosciuta e scoprire di avere cose da dirsi, cose in comune?

Credo siano in pochi a non averne voglia perché l’essere umano, in fondo, è sempre stato un curioso esploratore, un animale sociale, un essere che ha bisogno di confrontarsi per crescere.

L’infinita diversità della rete è un’occasione straordinaria per allargare i nostri orizzonti; per cogliere pensieri, stimoli e sentimenti che ci possono arricchire di idee, di conoscenza, di esperienza. Non può sostituire un viaggio, un incontro personale o la lettura di un libro. Ma ci può dare segnali preziosi di prospettive diverse; di valori, culture, prospettive inaspettate e affascinanti.
(Gianfranco Livraghi)

Chissà se nel passato qualcuno ha mai osato soltanto immaginare una realtà come questa! Se ci caliamo per un attimo nel mondo antico, la rete internet sembra davvero una magia. Non è così?

Spesso se ne parla un po’ male di Internet e nello specifico del Web e dei Social (fake news, bullismo, aggressività…), forse è per questo motivo che ho sentito l’esigenza di focalizzare sulla ‘parte buona’ (una delle tante) e il ‘nomadismo’ degli internauti mi pare una bella cosa su cui riflettere.

Se ci pensi, gli spazi per poter dialogare e conoscere e creare relazioni, su Internet sono infiniti. La comunicazione supera le distanze, i confini, e si arricchisce di diversità, non solo, la può coltivare con lo scambio.

Il Social sembra averci avvicinato molto agli altri, a persone lontane, a nuovi modi di pensare. Forse non è proprio così: frequentando un Social, più che nomadi, ci si sente parte di una tribù stanziale che segue i suoi rituali. In effetti è così. Ce la creiamo noi con le nostre scelte e gli algoritmi ci danno una gran mano.

Infatti senza rendercene conto ci ritroviamo dentro uno spazio protetto che ci offre quotidianamente sempre le stesse cose. È un po’ come frequentare sempre lo stesso bar sperando che prima o poi entri una faccia nuova a prendersi un caffè.

Dentro Facebook, per esempio, questa condizione è evidente. E se ci pensi è normale perché un Social come Facebook ti profila e ti crea uno spazio di comfort per offrirti solo ciò che ti piace soprattutto attraverso gli sponsor.

Le persone che esplorano, quelle più curiose, non si accontentano di essere coccolate dentro un Social perché hanno l’intera Rete da navigare. E se sono davvero curiose riescono a sfondare anche i confortevoli muri del Social perché escono dalla tribù di appartenenza e vanno a cercare fuori dal proprio spazio.

Ti senti abbastanza nomade?
Esplora l’Internet liberamente, trova nuovi spazi, creane di nuovi anche tu, come un blog, per esempio. Se sei una persona vivace e curiosa e hai voglia di essere online, la Rete può darti delle opportunità che nel passato era difficile immaginare.

Pat

Lascia un commento

error: Content is protected !!