Immagina l’Ipertesto

Non si può parlare di rete internet senza parlare di Ipertesto

Qualcosa che assomiglia molto all’ipertesto l’ho vissuta diversi anni fa consultando un’enciclopedia cartacea. Te la ricordi? Forse no o forse sì. Dipende dall’età che hai. La mia generazione ha studiato e fatto ricerche su quel tipo di enciclopedia. Si consultava in un modo particolare: i testi erano correlati tra loro attraverso dei richiami a piè di pagina o dentro il testo stesso. Per fare una ricerca ti ritrovavi a seguire un argomento da un libro all’altro dell’enciclopedia. Ogni argomento era trattato per strati di approfondimento che si trovavano spalmati nei diversi libri che componevano l’intera enciclopedia.

L’ipertesto è più sofisticato ed è legato all’uso del computer per il suo aspetto interattivo. Immagina l’ipertesto come un insieme di documenti testuali collegati tra loro tramite piccole porte d’accesso: i link. Il lettore ha la facoltà di consultare questi testi scegliendone personalmente la sequenza tramite delle associazioni. I link sono segnati da parole chiave o indicazioni visive come frecce o pulsanti virtuali. Più i link sono espliciti e indicativi e più il lettore ha la possibilità di scegliere l’argomento da seguire.

Il buono e il cattivo dell’ipertesto

All’interno dell’ipertesto è possibile scegliere tra infiniti percorsi di lettura. Nell’ipertesto, qualsiasi documento può essere collegato a un altro e può essere scelto dal lettore come il successivo da consultare. La lettura diventa personalizzata.

Il lettore sceglie dove vuole inoltrarsi, come vuole approfondire la ricerca e lo fa con un semplice click. È questa la magia dell’ipertesto. Ma può diventare anche una trappola: l’ipertesto può essere una rete magica o un groviglio malefico. Perché? Se il lettore non focalizza il tipo di ricerca che vuole fare, rischia di perdersi in un mare d’informazioni senza ottenere niente di utile.

Il vantaggio dell’ipertesto è anche il suo più grande limite perché favorisce lo smarrimento e la distrazione. Per questo i tuoi testi devono essere magnetici e i collegamenti tra un argomento e l’altro devono essere pertinenti, di approfondimento, di arricchimento.

Ovviamente i testi possono appartenere ad autori diversi, spesso inconsapevoli di far parte di un ipertesto. Si può essere linkati senza saperlo e si possono linkare testi di autori sconosciuti senza che essi ne siano al corrente.

L’ipertesto non è sempre progettato a tavolino come può esserlo per un singolo sito internet ma se coinvolge più siti o blog si evolve e si crea da sé. Quindi non potrai mai tenere sotto totale controllo la situazione ma potrai fare un buon lavoro scegliendo con cura i testi che vorrai legare ai tuoi attraverso dei link. Questo puoi deciderlo tu facendo la tua parte e facendola al meglio. Sarà poi il lettore a scegliere cosa leggere, che percorso seguire.

Dopo aver chiarito l’idea di ipertesto, ti sarà più chiaro anche il concetto di Rete.

La rete internet è un immenso ipertesto creato da milioni di menti, spesso inconsapevoli di essere collegate. A volte coscienti e responsabili. Tu puoi scegliere da che parte stare.
(Patrizia Pisano)

Vuoi essere protagonista o comparsa?

Tratto da: Ben Scritto! 8 passi + 1 per scrivere nella Rete in modo efficace

Pat

1 commento su “Immagina l’Ipertesto”

Lascia un commento

error: Content is protected !!