Rimparare prima di scrivere

Semplificare mi costringe ad approfondire, a studiare ancora, a vedere l’argomento da un punto di vista nuovo. Stravolgere, rimparare e ricreare.

Quando devo trattare un argomento e devo farlo semplificando al massimo il linguaggio, parto (ogni volta ci provo) pensando che basta scegliere le parole giuste, formulare le frasi in modo chiaro e fare anche una scelta di quello che va detto perché necessario e quello che si deve tralasciare perché potrebbe confondere chi legge.

Sono lì che inizio ogni progetto di scrittura con queste buone intenzioni. Poi mi devo fermare. Perché semplificare, e pare strano, mi costringe ad approfondire, a studiare ancora, a vedere l’argomento da un punto di vista nuovo. Stravolgere, rimparare e ricreare. Ci vuole più tempo ma è un passaggio che inizio ad apprezzare molto.

Nel tempo mi sono resa conto che in uno scritto si può semplificare solo quello che si conosce molto bene. Un argomento può essere trattato in modo chiaro solo se è stato approfondito, ben studiato ed elaborato in precedenza.

Succede anche per le materie di cui ci si sente padroni solo perché sono parte integrante del proprio lavoro. In realtà fare le cose perché si sanno fare e farle anche bene non sempre vuol dire saperle spiegare, raccontare. Le cose apprese spesso si danno per scontate e ci si dimentica di accrescere la conoscenza.

Credo sia importante, prima di mettersi a scrivere, fermarsi ad approfondire qualsiasi argomento si debba trattare, anche quello che ci sembra di conoscere meglio. Si scoprono dettagli persi, sfumature mai notate, informazioni nuove che possono rendere il testo più completo e chiaro per chi lo leggerà. Insomma, bisogna rimparare prima di scrivere!

Nei casi in cui mi preoccupano questioni di stile e di esposizione cerco di seguire una massima semplice: se non lo posso esporre con chiarezza non lo posso nemmeno comprendere io stesso.
(John Searle)

Pat

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