Le parole chiave

Le parole chiave (keywords) non sono sparite e non bisogna dimenticarsene, bisogna soltanto usarle nel modo giusto senza sopravvalutarle ma nemmeno sottovalutarle.

Le parole chiave esistono e hanno un senso all’interno di un’attività ben più complessa come quella della scrittura web e della SEO. Anche la SEO esiste ancora, non è morta come alcuni dicono ultimamente. Si esagera sempre da una parte o dall’altra. Facciamo un po’ di ordine.

Ecco, lo dice anche la guida di Google per i webmaster:

Pensa alle parole che gli utenti potrebbero digitare per cercare le tue pagine e assicurati che siano incluse nel tuo sito.

Le parole chiave non sono da sottovalutare ma da sole non ti portano al ‘primo posto su Google’. Negli ultimi anni, il motore di ricerca (Google) più importante della Rete ha cambiato molte cose; i criteri di ottimizzazione delle pagine web sono diversi da quelli di alcuni anni fa; il concetto di ‘posizionamento’ ha assunto un significato più complesso.

Le parole chiave e la qualità

La cosa più importante da fare è quella di seguire le istruzioni sulla struttura e i contenuti di un sito internet, le istruzioni tecniche e le norme sulla qualità che ci suggerisce lo stesso Google.

Queste linee guida servono per non fare danni e ‘costruire’ un sito internet con tutti i criteri di visibilità, navigabilità, qualità. In realtà, il terzo criterio, quello della qualità le comprende tutte.

Un sito di qualità è piacevole a vedersi, è “usabile” cioè facilmente fruibile, navigabile, e deve contenere informazioni interessanti, testi ben scritti, immagini, fotografie, video attinenti che completino e arricchiscano la comunicazione.

Un sito di qualità deve portare contenuti utili e attraenti, deve essere ben organizzato in modo che il navigatore possa trovare facilmente tutte le informazioni che cerca.

Un sito di qualità deve essere anche tante altre cose e comunque deve rispondere in modo più esaustivo possibile alla richiesta dell’utente. L’obiettivo di Google è offrire agli utenti contenuti di qualità e questo deve essere anche un tuo obiettivo.

Come avrai certamente compreso, la gestione delle parole chiave in tutto questo è solo una minima parte del lavoro da fare.

Prima di tutto vengono gli utenti

Quello che devi capire è che Google deve accontentare i suoi clienti, che sono i milioni di utenti che fanno le ricerche quotidiane sul suo motore. Se non accontentasse i suoi clienti non avrebbe inserzionisti paganti e felici di pagare perché ottengono buoni se non ottimi risultati.

Quindi, l’attenzione è tutta sull’utente finale, quello che cerca, legge, ascolta, scarica podcast, compra… e fa clic sugli annunci a pagamento.

Capisci che la vecchia formuletta magica delle parole chiave da inserire nel codice del sito non può vincere con una superpotenza galattica come Google?

E mi sembra anche giusto perché far contento l’utente che cerca, legge, ascolta, scarica podcast, compra, dovrebbe essere anche il TUO obiettivo. Perché se non fai una bella impressione su quell’utente, se non lo rispetti e non pensi al suo bene, non diventerà mai un tuo cliente o un tuo collega o un tuo fan.

Gli utenti, non dimenticarlo, sono persone come te. Allora bisogna fare le cose per bene e farsi amico Google invece di cercare di ingannarlo.

L’unica cosa che Google non è riuscita a fare, finora, è fallire.
(John Battelle)

Un tempo si consigliava al titolare del sito internet, al webmaster o a chi, nello specifico, si occupava di creare i contenuti testuali delle pagine web, di concentrare tutte le sue energie nella ricerca delle giuste parole chiave.

Ora non si tratta più solamente di scegliere le parole chiave e costruirci un testo intorno, ma, soprattutto, di scrivere un contenuto interessante, di qualità che contenga naturalmente le parole chiave con cui l’utente cercherebbe quel determinato argomento.

A Google piacciono anche i sinonimi, per esempio, e non c’è bisogno di farcire eccessivamente ogni testo con la stessa parola o frase chiave. Anzi, si rischia di essere penalizzati.

Le parole sono finestre [oppure muri].
(Marshall B. Rosenberg) 

Il criterio da seguire, se parli di un argomento specifico, è che nel testo vengano usate determinate parole o frasi nel modo più naturale possibile. Se parli di un tema specifico userai parole specifiche. E considera anche che negli ultimi anni gli utenti della Rete (me compresa) usano fare ricerche sempre più dettagliate e complesse usando frasi lunghe e articolate.

Pat

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